giovedì 22 gennaio 2015

Universitaria-mente.



Ecco, questa è in assoluto la frase che mi rappresenta meglio. Sono inarrestabile non perché non abbia dubbi o non viva dei fallimenti. Li ho eccome, a volte credo pure troppi! Sono inarrestabile perché nonostante tutto, continuo sulla mia strada. Ed è vero che è tortuosa, in continua salita, ma è la mia. Nessuno l'ha tracciata per me, nessuno mi ha costretto a percorrerla, nessuno l'aveva in mente per me. E soprattutto, e questa è la cosa di cui vado più fiera, non l'ho scelta per ripiego. Non è capitata, non è stata la mia seconda scelta, è stata sempre la prima e sempre lo sarà. È la mia scelta, il mio grande amore. Mi rendo conto che parlare così di un banale corso di studi in Giurisprudenza possa sembrare al limite della follia, ma sono consapevole del fatto che tanti, troppi non amano quello che fanno, quello che studiano o il lavoro che svolgono ed invece io sono dell'idea che bisogna amare ciò che si fa, bisogna metterci il cuore. 
È vero: in più di un'occasione ho avuto dei ripensamenti, dei momenti da "ma chi me lo ha fatto fare?", frutto più che altro del fatto che avrei voluto studiare fuori, ma se potessi scegliere nuovamente, sceglierei sempre lei, senza indugio. 
Non nego che sia tosta, forse è il corso più tosto, ma è viva, presente, reale, tangibile e forse è per questo che mi piace da matti. E poi, vuole attenzione, dedizione, impegno, sacrificio, privazioni, tempo, forze, energie. Vuole tutto, però ne vale la pena. Se fossi un filino più egocentrica, direi che è come me, ma preferisco astenermi. Ahahahahah
Gli esami si avvicinano, il tempo è tiranno e qui c'è ancora tanto da lavorare. Chiedo scusa per lo sfogo amoroso - roba da manicomio criminale -, ma dovevo ricordare a me stessa i motivi per cui studio Giuri. :D e non mi dispiaceva neppure l'idea di parlarvi della mia prima grande passione, se proprio vogliamo dirla tutta.
Con questa vi lascio e torno ai miei millemila libri.

Connie :)

venerdì 16 gennaio 2015

Ed&me: una storia senza fine.





Ed on air, thoughts flow and memories, too. 


A scapito di sembrare bimbaminchia nel midollo, lasciatemi dire: esiste qualcuno come lui? Giuro, ho provato di tutto, ma nessuno come Ed riesce a leggermi dentro e a stritolarmi il cuore come se non ci fosse un domani. Potrebbe cantare anche l'elenco telefonico della Russa e della Germania contemporaneamente, tanto risulterebbe emozionante lo stesso. Qual è il tuo segreto, roscio mio? Quale?

Ergo, avanzo la mia richiesta: Ed, canterai per me, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per me, un giorno? E balleremo anche insieme come nel video di Thinking out loud? E scriverai una canzone solo per me? Please, say yes and I will be the happiest person on Earth.
Attendo tue buone nuove.
Sempre tua,

Connie


martedì 13 gennaio 2015

Fashion Icon: Karen Gillan

Da quando ho finito la sit-com Selfie - purtroppo cancellata dopo una sola stagione (seriously, Abc? Bah) - mi sono letteralmente innamorata di Karen Gillan, protagonista appunto della serie. Molti di voi la conosceranno per il ruolo di Amy Pond in Doctor Who, serie che io personalmente non seguo, ma per chi non lo sapesse, Karen è una redhead, ossia una rossa, tutta gambe (ma un paio di centimetri da queste parti, no?) che recita in maniera estremamente credibile. In Selfie, interpreta Eliza Dooley, ventenne fissata con il social networking e che vive praticamente su Instagram, ha migliaia di followers, ma nessun amico nella vita reale. In seguito ad una figuraccia rimediata in pubblico, che ovviamente ha spopolato sui social, decide di rivolgersi al collega Henry, esperto di marketing, per risollevare la sua immagine pubblica. Da qui, Henry le insegnerà la grande differenza tra vita virtuale e vita reale e la aiuterà ad intrattenere relazioni umane vere. La serie purtroppo è stata cancellata dopo poche puntate a causa dei bassi ascolti, ma secondo il mio modestissimo avviso è stata un'enorme fesseria. Selfie aveva portato l'attenzione su una tematica estremamente attuale, quale la mania appunto dei selfie e dell'invasione dei social e la trattava in maniera leggera e simpatica, ma non per questo ipocrita o superficiale. Too bad, Abc. Too bad.
Tornando a noi, Karen ha dato un'ottima interpretazione di Eliza (date un'occhiata ai video a fine post), spaziando da scene da morire dal ridere a scene toccanti, e quindi io me ne sono innamorata. Così, l'ho googlata in lungo e in largo e sorpresa delle sorprese, ho appreso che ha uno stile per nulla malaccio, molto casual-chic e tratti un po' boho. Quindi, i motivi per cui la amo sono quattro: recitazione, capelli rossi, simpatia, stile. Oltre ad un'incredibile somiglianza con Nina Dobrev. Ovviamente, sono nei lineamenti del viso. Nineta lo sappiamo tutti quanto strafiga sia. :D
Dunque, guardate la gallery e ditemi cosa ne pensate.
xxx

Connie


    
   
   
   
  

  

 


 









venerdì 2 gennaio 2015

Spoiler story.

Quando ho aperto questo blog, poco più di un anno fa, non avevo in mente un topic ben preciso. Volevo semplicemente parlare di me, del Connie's world, di quello che mi circonda, di quello che vedo, che sento, che mi appassiona, che suscita le mie ire e il mio più profondo disprezzo. Insomma, di tutto quello che vivo, a discapito di risultare impopolare o poco seguita. Non l'ho fatto e non lo faccio per uno pseudo successo nella blogosfera, ma semplicemente per raccontare.
Raccontare è una delle cose che mi è sempre piaciuto di più fare. Raccontare storie - non bugie! -, comunicare, trasmettere un messaggio, indurre alla riflessione, magari anche all'indignazione, purché il silente neurone che è in ciascuno di noi si metta in azione. Non che io sia un'abile oratrice, intendiamoci, anzi sono esattamente il contrario. Balbetto, mi incespico, ho una voce così roca che se Scarlett Johansson la sentisse, smetterebbe di lagnarsi della sua; il più delle volte parlo troppo velocemente, al punto che le parole si confondono e mi manca sempre il fiato. [Bella rogna per un futuro avvocato/magistrato! -.- ] È per questo che scrivo. Perché in questo modo le parole fluiscono più lentamente, al ritmo di chi le legge, arrivano dove devono arrivare, si fanno osservare, analizzare, rileggere, comprendere. Colpiscono.
Proprio per questa ragione, ho deciso di raccontarvi una storia. Una storia vera, che ha il sapore dell'amaro e dell'amore. Amore bidirezionale. Amore innanzitutto verso se stessi, senza però per questo superare il labile confine che separa dall'egoismo e dall'egocentrismo. Amore verso gli altri, indipendentemente che si tratti del proprio partner o di un amico o del mondo o di quello che volete, senza però scadere nel servilismo o nella soggezione. Non è una storia sdolcinata, anzi ha il sapore più amaro che esista, però ho deciso di raccontarvela perché credo che sia giunto il momento di sdoganare certi miti e certe credenze che si muovono indisturbati nella nostra società. Ebbene sì, lo ammetto. C'è una vena polemica in questa storia, se non altro perché essa altro non è che il risultato di falsa o addirittura assente informazione su certi temi. E poi, parliamoci chiaro, che studentessa di Giurisprudenza sarei se non facessi un po' di polemica? 
Tanto spoilerato, se la curiosità vi ha attanagliato...Stay tuned e scoprirete di che si tratta. 

xxx
Connie