giovedì 31 luglio 2014

Sinceramente parlando...

Amiche blogger, torno con un post velocissimo con il quale voglio invitarvi a leggere un articolo che ho appena letto - e stra- apprezzato!!! -  sul sito www.blogdilifestyle.it . Troverete il link a fine post. Perché l'ho apprezzato, condiviso e adorato? Perché rispecchia appieno lo spirito di questo blog allorquando si parla di moda. "Va bene la moda, ma il buon senso, il buon gusto e la decenza prima di tutto". Ricordate? Lo scrivo spesso, forse anche troppe volte, lo ammetto, ma davvero la vista e anche l'idea stessa di ragazzine e donne che si svergognano in nome di una quantomai passeggera ed effimera moda, mi fa venire i brividi e mi mette a disagio. Senza trattenervi ancora, vi lascio alla lettura del post, che trovate qui .
Ne approfitto per fare i complimenti alla sua autrice, Anita Casalino, della quale ho letto vari post e articoli e apprezzo non soltanto lo stile di scrittura, ma anche e soprattutto il pensiero.
Un abbraccio,

Connie





lunedì 28 luglio 2014

AIL + Cruciani, insieme per la vita.

Care amiche e amici all'ascolto - anzi, alla lettura -, salve! Mentre l'estate procede imperterrita tra un nubifragio e l'altro e il mare diventa un miraggio anche per chi in una città di mare ci vive, come la sottoscritta, noi blogger siamo qui a contarci le ultime tendenze fescion in fatto di moda, viaggi, bellezza et similia, nella speranza che tutti questi consigli potremo a breve metterli in pratica. Così, mentre attendiamo un timido raggio di sole estivo, anzi attendete, perché io sono notoriamente un'amante dell'inverno, lasciate che vi parli di un'iniziativa alla quale possiamo tutti prender parte.
Sono abbastanza certa che voi tutti conosciate l'AIL, l'associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mielomi che si occupa non soltanto di promuovere la ricerca scientifica, al fine di individuare nuove cure contro queste gravissime patologie, ma anche e soprattutto di fornire assistenza ai pazienti e ai loro familiari, specie durante il periodo di degenza. Personalmente, ho avuto modo di "sperimentare" l'operato dei volontari AIL e posso assicurarvi che i malati, anche con un semplice sorriso o una piccola accortezza, ne traggono immenso beneficio. Come saprete, l'associazione si finanzia interamente grazie al contributo spontaneo di cittadini, banche e aziende (tutti conosciamo le raccolte fondi avviate in prossimità del Natale e della Pasqua, con la vendita delle stelle di Natale e delle uova di cioccolata). Fra i tanti, tantissimi sostenitori dell'AIL, vi è una delle aziende italiane più note e amate nel settore della moda, ossia Cruciani C. Dal 2012, Cruciani C ha avviato una partnership con l'AIL, proprio al fine di sostenere l'attività della stessa. In particolare, grazie all'iniziativa "IL FILO", Cruciani C ha prodotto un braccialetto rosso, costituito da tanti nodini, il cui ricavo è interamente devoluto all'Ail, "per stringere insieme i nodi della solidarietà".


 



 


L'iniziativa ha riscontrato un certo successo e, anche per questo, l'azienda italiana ha deciso di creare ulteriori modelli da aggiungere a questa speciale collezione. In occasione del Natale 2012, infatti, Cruciani ha realizzato un bracciale "Stella", in cui, accanto ai nodini del bracciale "Il filo", ha affiancato una stella di Natale. Tuttavia, questo modello era una sorta di limited edition, quindi non credo sia ancora reperibile, a meno che qualche sede AIL non lo abbia ancora.

  

Ma la collaborazione non finisce mica qua! Per l'estate 2014, Cruciani C a AIL tornano ancora in campo, questa volta con dei bellissimi braccialetti blu in due versioni, uno semplice con i nodini della solidarietà "classici", l'altro con una barca a vela. In foto, i dettagli.


 

  


Come potete leggere dalla locandina, i braccialetti sono disponibili presso le sezioni AIL (trovate l'elenco qui ) oppure sul sito www.ail.it . Il costo dei bracciali è di 7 euro per quello semplice, sia rosso che blu; 10 euro per quello con la barca a vela. Io personalmente sono in attesa dei miei blu, così da affiancarli al filo rosso. :D 
È un piccolo gesto, magari per noi anche insignificante, ma che per chi vive la malattia in prima persona, riveste un'importanza non indifferente. Chi vi scrive, ha visto gli occhi di quei pazienti, soprattutto bambini, e può testimoniare la necessità - e anche l'urgenza - non soltanto di trovare cure che sconfiggano definitivamente la malattia, ma soprattutto di sostenere chi, quotidianamente, si adopera per portare ai pazienti sollievo e conforto. Quindi ragazze, che dirvi di più? Belli son belli, fashion son fashion, sono pure buoni, quindi uniamoci per stringere questi piccoli nodini della solidarietà. Perché se è vero che ci sono nodi che vanno sciolti (vedi quelli dei capelli ), è altrettanto vero che ci sono nodi che vanno uniti e se noi andiamo in vacanza, la malattia purtroppo no. Aiutiamoli e aiutiamoci! :)
Ultimo appunto: per chi volesse ottenere ulteriori informazioni sull'associazione, sulle attività e sulle sedi, può consultare il sito www.ail.it oppure la pagina Facebook AIL Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi ONLUS .
Un abbraccio,

Connie


P.S.: Colgo l'occasione per fare un grosso in bocca al lupo alle tante e tanti Antonella, Sofia, Arianna, Melissa, Andrea, Christian, Giuseppe, Claudia che, in ogni angolo d'Italia e del mondo, si trovano a fronteggiare questo mostro. A loro voglio dire: non siete soli! Ce la farete, ce la faremo! 







sabato 19 luglio 2014

5 UNfashion trends.

Ora che la sessione estiva è finita - Deo gratias! -, posso tornare a bazzicare da queste parti in assoluta spensieratezza e soprattutto, con il dovuto sarcasmo che mi contraddistingue e che prima sfogavo imperterrita sui libri. Tanto premesso, veniamo a noi. La ritrovata libertà mi ha portato a guardarmi meglio intorno e a cogliere alcuni a dir poco obbrobri modaioli (ma siamo sicuri che siano poi così fashion?) che si aggirano per le vie della città, sui social, sui blog e sulle pagine delle riviste. Giusto per contenere l'iperacido - il Maalox non lo regalano mica, eh! - ne ho individuati cinque che non mi vanno giù neppure con il succitato farmaco. Vediamoli.

1. CROP TOP.



Inutile che stia qui a darvi una descrizione tecnica di cosa sia un crop top. Tutte lo sappiamo, tutte ne siamo più o meno consapevoli. Bene. Più o meno tutte, appunto. Ora, sante donne, per quanto io vi voglia bene, vi stimi e vi apprezzi, lasciate dirmelo: non siete, anzi non siamo Cara Delevingne o Miranda Kerr o qualsiasi altra super modella figa dal ventre piatto e senza seno che volete. Non lo siamo affatto, prendiamone atto. Abbiamo la pancetta, i rotolini e un seno prosperoso e ma menomale, deve essere così! Però, ragazze mie, proprio per questo, il crop top lasciamolo ai manichini e noi teniamoci il buon gusto. Anche perché, parliamoci chiaro: se lo mettete la sera e sciaguratamente prendete un colpo d'aria, la sciatica il giorno dopo mica la prende il crop top! 


2. SANDALI BIRKENSTOCK.

 


Queste per intenderci. Noti anche per essere un must tra i turisti tedeschi nell'accoppiata col calzino bianco. No, dico: ma siamo seri? Abbiamo denigrato per anni le Dr. Scholl e adesso ce ne veniamo fuori con queste...cose? Queste sarebbero di moda? Con mille modelli di calzature a nostra disposizione - non siamo mica come i maschietti che devono optare per i soliti due/tre modelli accettabili -, noi scegliamo giusto queste? Enzo e Carla, pensateci voi!



3. FRANGE.


  

Premessa: non le odio completamente, ma alcuni modelli sono talmente tamarri e fatti male che me le rendono indigeste. Esempio: su alcuni vestiti fanno molto charleston, anni '20, Grande Gatsby, il che è tutto molto bello e artistico. Poi ci sono quelle sulle borse, sulle collane, sui costumi che invece fanno molto novella Pocahontas che nella fuga è incespicata in un roveto che le ha ulteriormente sfrangiato l'outfit. Ecco, queste non le concepisco e vi spiego il perché: anche il mio gatto riesce a fare delle frange strepitose su qualsiasi cosa tocchi. Peccato, però, che se esco con quelli, sembro veramente reduce dall'assalto di un branco di leoni - mi mancherebbe solo qualche taglietto sul viso e il look sarebbe perfetto -; se invece esco con una borsa da almeno 60 euri con le frange, sono improvvisamente di moda. Ah, la coerenza, questa sconosciuta!


4. CULOTTES (per uscire di casa, ndr).


 


Anche qui, il discorso è analogo a quello fatto per il crop top, solo che stavolta riguarda la parte inferiore del nostro corpo. Con la cellulite, le smagliature, gambe poco toniche e grande gluteo non esattamente al top, siamo davvero sicure di volere indossare questo capo in città e non esclusivamente al mare o, al limite, in camera da letto? E che poi mi domando (quante domande, Connie! Sei proprio pesante!!!): perché usare queste cose e non un più comodo e fashion paio di shorts? Senza contare la seccatura del doversi depilare in toto ogni volta che si ha l'intenzione di indossarli. Viva la praticità!

5. JEFFREY CAMPBELL.


  

Qui mi odierete in molte, già lo so, ma tant'è. Dunque, di grazia, spiegatemi questo scempio, quest'orrore della mente umana cos'ha di bello o di modaiolo o di fashion. Ve ne prego, perché io proprio non ci arrivo. Ci ho provato, ma proprio non colgo. Anche in questo caso, Dr. Scholl ci aveva pensato anni luce fa, ma nessuno lo degnò mai di attenzione. Perché? Personalmente, le trovo orribili, mi sanno di scarpone ortopedico - con il dovuto rispetto per chi, purtroppo per circostanze non felici, si trova costretto a doverle indossare -. Oltre al fatto che sono impraticabili! Qualche giorno fa, ho visto una ragazza indossare il modello della foto in alto e...bè, sembrava che i triceratopi fossero ritornati. Anzi, per essere più precisa, sembrava un triceratopo che pestava l'uva. Dopo aver visto la povera quasi cadere per colpa di queste oscenità, mi sono convinta che oltre ad essere esteticamente ed oggettivamente brutte, sono anche delle armi di distruzione di caviglie, di malleoli, di tibia e perone. Onde per cui, operando un bilanciamento di interessi tra l'incolumità pubblica e il comune senso della moda, ritengo prevalente il primo. ...Scusate, lapsus da giurista. :D

Bene, ragazze adorate, il mio sfogo sull'unfashion in circolazione è terminato. Cosa ne pensate, siete d'accordo oppure pensate che vi siano altri scempi modaioli in circolazione? Sparate a zero!! Ci tengo comunque a precisare che il post è fatto con ironia, semplicemente per manifestare un mio personalissimo parere, per cui nessuno/a si senta punto/a o criticato/a. Massimo rispetto per il senso dello stile di tutti.
Che il buon gusto sia con voi! :)

Connie





lunedì 7 luglio 2014

La bellezza.

"Ho ascoltato la musica, ho respirato il giorno, ho cercato di imprimere le cose nella mia mente. Cose come passeggiare per il quartiere, e guardare le case e i giardini e gli alberi pieni di colore, e avere la sensazione che ciò sia sufficiente per essere felici." (Noi siamo infinito)

Cerco la bellezza ovunque. La cerco negli alberi, nei fiori, nel cielo, nel mare, nell'orizzonte, nei suoi occhi, nei suoi baci, nei suoi abbracci, tra le pagine dei libri (!!! Rinchiudetemi!), nelle azioni più stupide e insignificanti di ogni giorno, in una parola, nei passanti, negli occhi degli extracomunitari appena sbarcati e che da dietro la recinzione guardano la libertà. La cerco negli odori, nelle foto, nei colori, nei giochi, nei bambini, negli innamorati, nella musica, in una risata, nelle strette di mano, nei sorrisi, nelle lacrime, nelle feste del mio cane, negli anziani e nei loro sguardi dolci ma severi, nelle storie di vita. L'ho cercata e l'ho trovata. A volte l'ho trovata per caso. L'ho trovata in una corsia d'ospedale, l'ho trovata in Antonella, nei suoi dodici anni, la sua folta chioma rossa e la sua vocina delicata. Lei che dall'alto dei suoi - ripeto - dodici anni, mi ha insegnato cos'è la vita, ma quella vita lei non la potrà più vivere, l'ha potuta soltanto sognare. L'ho trovata in Arianna, mia piccolissima compagna di viaggio con un immensa energia, nella sua pelle diafana, nei suoi "Consuelo, mi racconti una storia?" prima di andare a dormire e nella sua bellissima inconsapevolezza di quanto male avrebbe dovuto soffrire. Quanta bellezza che ho scorto lì! 
Quanta bellezza che c'è nel mondo e nei suoi abitanti. La bellezza è ovunque, in (quasi) ciascuno di noi, in ogni luogo e in ogni essere animato e inanimato. Cambiare gli occhi, prospettiva, inebriarsi di bellezza, senza lasciare che il male, il brutto, la cattiveria possano sconvolgere le nostre anime, le nostre coscienze o anche solo il nostro umore. Ecco, questo per me significa essere felici. Questo, soprattutto, significa essere forti. 

Connie

venerdì 4 luglio 2014

Strong Connie.




Prendere nota. Dovrebbero mancarmene una o due.
Tutto sommato non sto messa male, via. Strong (non stronz! Quello lo sono già. :D ) Connie sta arrivando.
xxx