venerdì 2 gennaio 2015

Spoiler story.

Quando ho aperto questo blog, poco più di un anno fa, non avevo in mente un topic ben preciso. Volevo semplicemente parlare di me, del Connie's world, di quello che mi circonda, di quello che vedo, che sento, che mi appassiona, che suscita le mie ire e il mio più profondo disprezzo. Insomma, di tutto quello che vivo, a discapito di risultare impopolare o poco seguita. Non l'ho fatto e non lo faccio per uno pseudo successo nella blogosfera, ma semplicemente per raccontare.
Raccontare è una delle cose che mi è sempre piaciuto di più fare. Raccontare storie - non bugie! -, comunicare, trasmettere un messaggio, indurre alla riflessione, magari anche all'indignazione, purché il silente neurone che è in ciascuno di noi si metta in azione. Non che io sia un'abile oratrice, intendiamoci, anzi sono esattamente il contrario. Balbetto, mi incespico, ho una voce così roca che se Scarlett Johansson la sentisse, smetterebbe di lagnarsi della sua; il più delle volte parlo troppo velocemente, al punto che le parole si confondono e mi manca sempre il fiato. [Bella rogna per un futuro avvocato/magistrato! -.- ] È per questo che scrivo. Perché in questo modo le parole fluiscono più lentamente, al ritmo di chi le legge, arrivano dove devono arrivare, si fanno osservare, analizzare, rileggere, comprendere. Colpiscono.
Proprio per questa ragione, ho deciso di raccontarvi una storia. Una storia vera, che ha il sapore dell'amaro e dell'amore. Amore bidirezionale. Amore innanzitutto verso se stessi, senza però per questo superare il labile confine che separa dall'egoismo e dall'egocentrismo. Amore verso gli altri, indipendentemente che si tratti del proprio partner o di un amico o del mondo o di quello che volete, senza però scadere nel servilismo o nella soggezione. Non è una storia sdolcinata, anzi ha il sapore più amaro che esista, però ho deciso di raccontarvela perché credo che sia giunto il momento di sdoganare certi miti e certe credenze che si muovono indisturbati nella nostra società. Ebbene sì, lo ammetto. C'è una vena polemica in questa storia, se non altro perché essa altro non è che il risultato di falsa o addirittura assente informazione su certi temi. E poi, parliamoci chiaro, che studentessa di Giurisprudenza sarei se non facessi un po' di polemica? 
Tanto spoilerato, se la curiosità vi ha attanagliato...Stay tuned e scoprirete di che si tratta. 

xxx
Connie 





3 commenti:

  1. Hai anche l'abitudine di parlare velocissima, più ti leggo più trovo punti in comune con me. Che piacevole scoperta.

    Il Diario di Cristina

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